mercoledì 13 aprile 2011

L'uomo con le mani di forbice sfida le montagne


La passione per la montagna non ha limiti, anche se le stesse cime ti hanno fatto del male.
Questa è la storia di Stephen Ball, un uomo di 54 anni originario di Newbiggin che ha dedicato la sua vita a rocce e cime innevate, e nel 1999 gli hanno fatto perdere completamente entrambe le mani. Durante un'uscita sul Monte McKinley, la vetta più alta del Nord America, lo scalatore è stato sorpreso da una bufera di neve che lo ha fatto scivolare e cadere da un'altezza di 600 metri; oltre alla perdita delle mani ha subito l'amputazione della gamba sinistra e la rottura del naso.
Nonostate tutto questo, non ha mai smesso di sognare il soffio del vento sulla sua faccia alle quote più alte e così ha provato svariate protesi e consultato un ortopedico dopo l'altro, fino a quando non ha bussato alla porte giusta.
Ball ha conosciuto Phil Myers, un tecnico ortopedico del Regno Unito che ha creato appositamente per lui delle protesi perfette utilizzando un meccanismo di scorrimento per permettergli di scalare ancora senza avere alcun problema, anche su superficie ghiacciate.
“Volevo indietro la mia vita, sapevo che non avrei rinunciato a scalare le montagne. Non intendevo sentirmi sconfitto. Ora mi arrampico meglio di quanto potessi immaginare”, queste le parole di Ball dopo l'impianto.
I media britannici hanno già associato le protesi del 54enne alle "mani di forbice" di Johnny Depp in "Edward Scissorhands", film cult di Tim Burton del 1990.

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