martedì 28 giugno 2011

Perdere la testa per una sigaretta


Il fumo può far perdere letteralmente la testa. Un uomo di 52 anni è stato decapitato dal treno su cui viaggiava, il tutto perchè aveva deciso di fumarsi una sigaretta.
Le dinamiche dell'incidente sono state analizzate dalla scientifica, per escludere qualsiasi "errore umano". L' accaduto sembra sia stato semplicemente un incidente, causato dalla stessa vittima che incurante del pericolo e dei divieti ha voluto assolutamente fumare una sigaretta su di un convoglio notturno della metropolitana.
L' uomo stava viaggiando sulla tratta della metropolitana tra Chorleywood, Herts, e Chesham, Bucks, quando ha deciso di voler fumare. Così ha cercato un pò di privacy tra due carrozze, per qualche ragione, però, ha aperto le porte delle uscite di emergenza ed è caduto nel vuoto. Finito sulla pista è stato trascinato dal veicolo ad alta velocità, finchè alcuni passeggeri assistendo alla scena hanno avvertito l' autista dell' accaduto, il quale ha fermato subito la macchina.
Il personale di emergenza intervenuto, si è trovato davanti un corpo straziato e senza testa.
Un operaio ferroviario che si trovava sul treno della metropolitana, al momento dell' incidente, ha dichiarato su un forum on-line: “Un passeggero che fumava tra le carrozze del treno è scivolato ed è caduto sui binari mentre il treno si stava muovendo. E’ stato successivamente trascinato in Chalfont e Latimer e decapitato. Questo dimostra quanto sia in realtà pericoloso stare in giro tra le carrozze. Se avete volete un pò di relax o se avete bisogno di una sigaretta, per favore ripensateci...Se questo ragazzo avesse aspettato i dieci minuti che mancavano alla fermata seguente sarebbe ancora con noi, e nessuno avrebbe dovuto subire le terribili conseguenze della sua stupidità".

sabato 25 giugno 2011

Bagelhead, la moda del momento è la testa di ciambella

Perchè una persona dovrebbe andare in giro con un rigonfiamento sulla fronte a forma di ciambella? Mi sono chiesta esattamente questo quando ho trovato su di una pagina facebook la notizie e le foto relative ad una nuova moda che sembra stia spopolando in Giappone. Si tratta del Bagelhead (letteralmente: testa di ciambella) e consiste nell' iniettare sotto pelle una soluzione salina per creare dei rigonfiamenti, il più comune di tutti quello a forma di ciambella. Naturalmente il rigonfiamento è la conseguenza dell' infiammazione provocata dalla soluzione iniettata, quindi non sono da escludersi effetti collaterali come mal di testa o vertigini.

Il Bagelhead è effettuato da tatuatori e piercers ed i destinatari sono tutti gli appassionati di body modification.
Inoltre, per redere il tutto più "carino" si può colorare il "bump" con colorante alimentare, la forma classica della ciambella può variare a seconda del proprio gusto e ci si può sbizzarrire anche sulla parte del corpo dove effettuarlo.


Il trattamento, per fortuna, non è permanente, ma dura solo una notte.
Quindi se incontrate qualcuno con in fronte una ciambella, non spaventatevi...è la moda!

mercoledì 22 giugno 2011

Due gemelle ed un destino comune : anoressia

Questa è una di quelle storie che non si vorrebbe mai raccontare. Due sorelle, gemelle, unite da un destino comune e dalla speranza di un lieto fine. Maria e Katy Campbell, di 33 anni, entrambe anoressiche dall' età di 11 anni.
Tuttò ebbe inizio più di vent'anni fa, quando le Campbell ascoltarono una conversazione dei loro genitori: "Le bambine stanno diventando giovani donne, stanno mettendo su i fianchi". Dopo questa innocente frase detta dal padre, le due gemelle hanno iniziato una vera e propria guerra psicologica nei confronti dei propri genitori e fisica contro se stesse.

"Eravamo disperate per quanto avevamo sentito, mi ricordo di avergli urlato: 'Non mi farò mai venire le mestruazioni!'. Abbiamo deciso che se avessimo smesso di mangiare avremmo perso i fianchi. Volevamo punire papà e mamma e crediamo di esserci riuscite" queste le parole di Katy.
Le sorelle sono state allevate nel migliore dei modi, in una casa meravigliosa e hanno frequentato le scuole più prestigiose. Ma questo non è bastato per impedire la loro discesa nel baratro delle malattie alimentari. Inizialmente nascondevano il cibo nei cassetti, poi sono passate alle diete più disparate, fino a smettere di mangiare quasi del tutto. Così sono arrivati i ricoveri negli ospedali.

Dentro e fuori le strutture sanitarie per tutta la vita, ora hanno deciso di cercare aiuto per l' ultima volta. Arrivate a 33 anni si sono rese conto che la malattia ha condizionato letteralmente tutta la loro vita. Non hanno mai avuto un fidanzato, hanno perso il lavoro, la casa e anche i capelli. La voglia di riemergere dal baratro in cui sono finite è nata dal desiderio di avere dei figli, ma l' anoressia non ha permesso ai loro corpi deboli di sviluppare completamente.
Ora le due gemelle iniziano una nuova battaglia, speriamo che ne usciranno vincitrici.

martedì 21 giugno 2011

Alcolizzato beve detersivo in ospedale per sbronzarsi

Come procurarsi una sbronza colossale in ospedale? Semplice, basta bere un surrogato degli alcolici, tipo il detersivo.

Questa l' idea geniale di un 45enne australiano ricoverato in ospedale per gravi problemi di alcolismo. L' uomo, a corto di alcolici, ha pensato bene di ingerire sei bottiglie di detersivo per le mani a base di alcool. Il personale medico insospettito dal vistoso stato di alterazione del paziente, hanno fatto delle analisi e ha trovato nel suo sangue una concentrazione di alcool superiore di ben cinque volte al limite legale per la guida, circa 0,271%. L' uomo si è giustificato dicendo “Dovreste chiuderlo meglio”, riferito al contenitore del sapone che gli aveva causato la sbronza.




Il dottor Oldmeadow, dell’ospedale di Melbourne, ha dichairato che non è la prima volta che accade una cosa del genere “E dire che non sembra così buono”.
Gli "incidenti" hanno evidenziato la scarsa attenzione per piccoli particolari negli ospedali, come il bisogno di assicurare i dispenser al muro.

domenica 19 giugno 2011

Dopo Brunetta...ecco lo gnomo che terrorizza l' Argentina


Dopo aver appreso questa notizia, sono stata io, creatrice del blog "se non vedo non credo", la prima a rimanere sbalordita.
La notizia in questione riguarda uno gnomo e l' Argentina. Pare che un essere non ben idetificato, a detta di molti uno gnomo, stia terrorizzando la cittadina di Corral Suncho, tanto da far dichiarare lo stato di allarme.
Questo l' identikit dello gnomo malefico: piccole dimensioni, grandi orecchie e indossa sempre un cappello a punta.
La strana creatura è stata ritenuta colpevole di innumerevoli attacchi violenti rivolti a bambini ed anziani. Una delle prime aggressioni è avvenuta circa un mese fa a danni di un ragazzo di quattordici anni, un testimone ha dichiarato a riguardo: "Ha attraversato una zona scura nella parte posteriore della scuola", aggiungendo "quando il ragazzo è stato colpito alle spalle da quella creatura. Poi è stato finalmente in grado di fuggire dalla sua morsa".
Altra vittima dichiarata, un ciclista, che sostiene che l' essere gli ha sbarrato la strada e gli ha tirato un pugno sul naso dicendogli "Tu non passerai di qui".
Già nel Marzo del 2008, The Sun aveva pubblicato un articolo in cui parlava di una strana creatura che andava in giro in un quartiere argentino a terrorizzare gli abitanti. In quell' occasione, lo gnomo sarebbe stato filmato da un ragazzo, José Alvarez, nella città di Guemes Generale.
Il giovane, che si trovava in compagnia di alcuni amici, ha raccontato così il suo incontro: "Ho cominciato a filmare un po' con il mio cellulare mentre gli altri stavano chiaccherando e scherzando. Improvvisamente abbiamo sentito qualcosa, un rumore strano, come se qualcuno stesse lanciando delle pietre. Abbiamo guardato da un lato e abbiamo visto l' erba muoversi. Inizialmente abbiamo pensato che fosse un cane, ma quando abbiamo visto una figura simile a quella di uno gnomo che si avvicinava, abbiamo avuto davvero paura"
José ha detto che anche altri abitanti del luogo si sono fatti avanti dicendo di aver visto lo gnomo. Ed ha aggiunto al suo racconto: "Questo non è uno scherzo, abbiamo ancora paura di uscire, come tutti gli altri nel quartiere ora.Uno dei miei amici era così spaventato dopo aver visto quella cosa che abbiamo dovuto portarlo in ospedale".

Guarda il video dello gnomo girato da José Alvarez

mercoledì 15 giugno 2011

Twitter e i lavori precari del ministro Brunetta


Durante il Convegno Nazionale dell'Innovazione svoltosi a Roma, il ministro Renato Brunetta alla richiesta di alcuni lavoratori precari di rivolgergli una domanda ha risposto "Siete la parte parte peggiore dell'Italia, con voi non parlo". Poi si è allontanato con la sua sua auto blu sotto lo sguardo dei lavoratori che gli avevano semplicemtne chiesto un confronto.
Naturalmente questo ha fatto scatenare una serie di reazioni e i social network sono stati i primi a raccogliere gli sfoghi di chi non approva le parole ed il comportamento di Brunetta.
Su Twitter è nato un hashtag (#lavoriprecaridiBrunetta) dedicato all' infelice uscita del ministro e gli utenti, naturalmente, si sono scatenati ipotizzando sul lavoro precario che potrebbe fare il ministro nel caso in cui il governo cadesse.
Ecco alcune delle idee più originali venute fuori:


- Brutta statuina
- Svuotatore di bagni chimici durante l’adunata degli alpini
- Costruttore di piste per gare di caccole nasali
- Leggìo per tomi particolarmente voluminosi
- Germe dell’escherichia coli
- Schiaffeggiatore di ministri nani
- Scaricatore di iPhone
- Tessitore di abiti per Barbie


- Giullare della corte lillipuziana
- Leccatore di cartine in caso di salivazione azzerata
- Tizio che appena compri il giornale ti si avvicina e chiede di leggere le notizie sportive
- Cittadino onorario dell’Italia in miniatura
- Parrucchiere per ricci di mare
- Agente immobiliare a Lilliput
- Portinaio nella casa di Polly Pocket


- Marinaio di navi in bottiglia
- Sostituto del libro che parifica le gambe dei tavoli monchi
- Imburratore di fetta di pane che cade al suolo dal lato imburrato.
- Schiavo degli Hobbit
- Portarotolo di carta igienica da lunotto posteriore
- Ministro dei Lego
- Callista per millepiedi


- Il birillo laterale in ultima fila, quello che non cade mai
- Domatore di acari
- Cervello per Renzo Bossi
- Ministro dei puffi
- Nano da giardino licenziato da Biancaneve per inadempienze contrattuali
- Imbottigliatore di scorregge


- Candelina da compleanno
- Servo umano di Dracula

lunedì 13 giugno 2011

L' italiano medio vs Silvio Berlusconi


In attesa dei risultati del Referendum un elettore, sfidando la legge, ha voluto compiere un atto liberatorio nei confronti del Premier Silvio Berlusconi.
Questo anonimo elettore ha scattato una foto dentro la cabina elettorale, in cui si vede la scheda relativa al legittimo impedimento con la croce sul Si e la foto di Berlusconi rivolta verso di lui che mostra il dito medio. Per la seria "quando c'è vo' c'è vo'".
Naturalmente la foto sta circolando su Facebook e i consensi arrivano a migliaia.

domenica 12 giugno 2011

Planking , la nuova moda è mettersi in orizzontale



Spopola in rete la nuova e pericolosa moda che ha coinvolto tutto il mondo. Si chiama Planking (fare tavola) e consiste nello stendersi lunghi, a pancia in giù, con le braccia vicine al corpo, nei luoghi più disparati e farsi fotografare. Naturalmente le foto devono poi essere messe in rete per far vedere a tutti la prodezza compiuta.


La nuova moda arriva dall' Australia, un giocatore di rugby David "Wolfman" Williams, durate una partita per festeggiare una meta aveva fatto "la panca" scatenando i media e l' effetto imitatorio. Infatti da quel giorno il Planking è esploso e si è esteso al resto del mondo complici macchine digitali, social network e YouTube.


Il gioco è semplice, basta trovare un luogo assurdo dove sdraiarsi e farsi fotografare per stupire gli amici. Lo slogan? "YOU GOT A BODY, YOU GOT A PLANK".
Inizialmente diffuso tra i giovanissimi, ha preso piede anche tra gli adulti, tanto da vedere giornalisti nel bel mezzo di un tg sdraiarsi o dei commessi di un Apple Store mettersi a pancia in giù tra computer e iPad.


Purtroppo il Planking può diventare pericoloso, infatti ha già fatto le prime vittime. Due settimane fa il ventenne Acton Beale, durante una serata in compagnia di alcuni amici ha deciso di fare "la panca" su di una ringhiera di un balcone al settimo piano di un palazzo, ha perso l'equilibrio e ha fatto un volo di svariati metri perdendo la vita. Un giovane di Sydney è entrato in coma dopo essere caduto dal tetto di un auto in movimento mentre tentava di sdraiarsi.


Per arginare il fenomeno che sta diventando una vera e propria mania soprattutto in Australia, sono stati fatti i primi provvedimenti. In una scuola per far cessare le gare di Planking fra gli studenti, sono arrivati i primi richiami e le prime sospensioni. Una catena di supermercati ha licenziato otto dipendenti perchè si sono cimentanti in questo nuovo gioco su gli scaffali.


Insomma, ogni posto è buono per sdraiarsi, alberi, strade, fontane, addirittura c'è stato chi ha osato farlo sulla macchina della polizia e sulla gobba di due dromedari. Attenzione però, l' equilibrio e molto precario e il gioco potrebbe finire male.


Video 1


Video 2


Video 3



sabato 11 giugno 2011

Torturata per una poesia sulla libertà e la democrazia


Ribellarsi costa caro, quello che sta vivendo la giovane attivista del Bahrein, Ayat al-Gormezi, ne è la prova. Flagellazione con cavi elettrici, pulizie di latrine putride a mani nude, reclusione in una cella con temperature glaciali, torture e aggressioni continue.
La ragazza, appena ventenne è stata arrestata con l'accusa di incitamento all'odio, oltraggio al re, assemblea illegale e diffusione di false informazioni, dopo aver letto un componimento poetico a favore della libertà e contro il regime. La poesia in questione era stata recitata da Ayat durante una manifestazione pro-democrazia tenutasi in piazza a Manama a febbraio.
Il 30 marzo scorso, degli agenti con il viso coperto si sono presentati a casa sua e non trovandola hanno minacciato di morta l'intera famiglia. Ayat ha deciso di costituirsi per proteggere i suoi cari che dopo l'arresto non hanno avuto sue notizie per settimane.
Già durante il tresferimento in carcere i funzionari della polizia hanno iniziato a picchiarla e minacciarla, dicendole che sarebbe stata violentata e, per umiliarla ulteriormente, avrebbero messo le foto della sua aggressione su internet.
La madre, venuta a conoscenza delle condizioni della prigionia della figlia ha deciso di denunciare il tutto. In un' intervista al quotidiano britannico The Independent ha dichiarato: “Quando è stata arrestata l’hanno rinchiusa in una piccola cella e lasciata lì per nove giorni... veniva regolarmente frustata con un filo elettrico e colpita anche sul volto... E’ stata costretta a firmare una confessione di colpevolezza con gli occhi coperti”.
Alcuni deputati radicali hanno raccolto il grido di aiuto della madre di Ayat e hanno presentato un`interrogazione sul suo caso al ministro degli Esteri Franco Frattini, chiedendo al governo italiano di “assumere iniziative sia a livello internazionale sia a livello bilaterale affinchè, come per il caso di Ayat al-Gormezi, si ponga fine alla repressione nei confronti di chi lotta per la democrazia”.
Ayat al-Gormezi era già comparsa il 2 Giugno 2011 davanti al tribunale militare di Manama, poi il processo è stato aggiornato a domenica 12 Giugno per la delibera del verdetto. Ayat è la prima donna ad andare a giudizio in seguito alle agitazioni avvenuta nel regno del Golfo Persico e si teme che, se riconosciuta colpevole, possa andare incontro ad una lunga e sicuramente difficile detenzione.

Un piccolo estratto della poesia incriminata:
"We do not like to live in a palace
And we are not after power
We are the people who
Break down humiliation
And discard oppression
With peace as our tool
We are people who
Do not want others to be living in the Dark Ages"

Guarda il video della lettura della poesia e l'intervista alla madre di Ayat.

venerdì 10 giugno 2011

NON DIRE NO! Referendum 12-13 giugno e la rete


Il popolo della rete si è mobilitato per il referendum che si terrà il 12-13 giugno, dimostrando la volontà di andare a votare e invitando gli altri a farlo.
Di seguito alcune delle parole usate per sensibilizzare ed i video più significativi ed originali.

Video: VIDEO ORGASMO PER IL REFERENDUM 12-13 GIUGNO 2011

"Il referendum tradotto per noi comuni mortali:
- Vuoi che un ladro vada in galera anche se è il Presidente del Consiglio? (SI)
- Vuoi che l'unico posto dove stipare una barra di uranio impoverito sia il culo di chi vuole il nucleare? (SI)
- Vuoi continuare a farti il bidet senza dover usare il Telepass? (SI)
- Vuoi innaffiare le tue piante senza usare Uliveto e Rocchetta? (SI)"

Video: NON DIRE NO

"Al referendum ci vado impennando con il mio SI"

Video: Referendum: Aleccs Baccassino e la nonna

‎"siii votiamo tutti siii..ai seggi andiamo ed abroghiamo,e così ci liberiamo dei tranelli del caimano...perchè col SI se votiamo a milioni diciamo NO alle radiazioni...così compatti verso i seggi marceremo e di gran lunga il quorum noi superermo..è col SI che noi mandiamo al processo il pornonano..perchè col SI se votiamo a milioni ce lo leviamo dai coglioni!"

Video: votiamo tutti SÌ - ME.TRO. (Merighi - Troja)

Video: Ultimo appello al voto per i Referendum del 12 e 13 giugno

Video: chi vota muore. con gioia.

Video: a votare? c'è la fila, sudano, puzzano...

Video: in metro a Roma pro referendum

Video: Votare oh oh - la canzone che fa bene al quorum


Video: No unu, no doi, no tre, ma quattru sì! Pro referendum 2011

Video: Referendum 12-13 Giugno: 4 volte Sì

Ed ora tutti a votare!!!!!!!!!!!SI SI SI SI

sabato 4 giugno 2011

Topi giganti assassini


Nuovo pericolo per gli abitanti del Sud Africa, non sono la carestia o le malattie ad uccidere, ma dei topi giganti.
Due le vittime accertate dei roditori dalle dimensioni anomale e purtroppo si tratta di due bambini.


Una delle vittime è Lunathi Dwadwa, un bimbo di soli tre anni che viveva in una baracca nella periferia di Khayelitsha nelle vicinanze di Città del Capo. Il piccolo è stato aggredito ed ucciso nel proprio giaciglio mentre dormiva insieme ai suoi famigliari.
Il topo assassino era lungo un metro e si è avventato sul povero Lunath sfigurandolo e cavandogli gli occhi.
Lo stesso destino è toccato alla piccola Soweto. La bimba di soli due anni, morta lo stesso giorno nei pressi di Johannesburg.
Questi non sono gli unici casi di attacchi di ratti giganti, già lo scorso anno un' anziana è deceduta in seguito all'aggressione spaventosa di questi roditori che le avevano divorato il lato destro del volto.


I ratti giganti sono nativi dell' africa sub-sahariana, raggiungono un metro di lunghezza e possiedono denti di tre centimetri. Sono notturni, onnivori e molto prolifici, tanto da generare fino a cinquanta figli ogni anno, ma soprattutto sono i più grandi di tutto il mondo.
Questo esemplare di topo era già stato al centro della cronaca in quanto utilizzato per scoprire mine antiuomo.
Solo qualche mese fa il quotidiano britannico The Times riportava la notizia di un progetto pilota avviato in Mozambico e in Tanzania dalla ong Apopo, in cui i ratti giganti africani venivano addestrati per scoprire le mine che in Africa si contano ancora in milioni.

Guarda il video dei ratti giganti

La donna che visse due volte!


Ricominciare a vivere a 33 anni, questa è la storia di Sue Meck.
Sue, anzi Su, preferisce essere chiamata così, nel 1989 era una donna, moglie e madre come tante. A due mesi dalla laurea in Antropologia, mentre era intenta a giocare con il suo figlioletto Patrick di soli 6 mesi è stata vittima di un incidente domestico.
Tutti sanno che ai neonati piace essere lanciati in aria, ma a nessuno può venire in mente che lanciando il proprio bambino troppo in alto, questo può colpire la pala del ventilatore. Nessuno può immaginare che quello stesso ventilatore staccandosi dal soffitto dopo l'urto possa finire sulla testa della madre. Ebbene, questo è esattamente quello che è successo a Su.
La giovane donna precipitò in un coma leggero, i medici nutrivano forti speranze nella sua ripresa, ma ignoravano le conseguenze che quel tramuma avrebbe causato.
Al suo risveglio Su non aveva nessun problema fisico, stava benissimo, ma i suoi ricordi erano completamente svaniti nel nulla. La sua memoria aveva smesso completamente di funzionare, non ricordava niente del passato e non riusciva ad immagazzinare nella sua mente nulla del presente. I suoi familiari erano diventati degli estranei a cui sorridere durante le visite. Tutte le persone che si prendevano cura di lei, dovevano ripresentarsi ogni volta che le andavano vicino.
Su soffriva di un amnesia retrograda e anterograda totale da trauma cerebrale, comunemante conosciuta come "amnesia di Hollywood" in quanto molti sceneggiatori usano l'uomo senza passato e senza identità nel cinema.
Una volta tornata a casa Su ha iniziato il suo nuovo percorso di vita. L'amnesia oltre a cancellare volti e nomi, aveva cancellato tutto il suo percorso di crescita personale, non riusciva neanche a leggere e a scrivere.
La donna non si è arresa a questa condizione e aiutata dalla sua famiglia, da un'infermiera e da una badante che l'assistevano 24 ore su 24 ha deciso di riniziare tutto daccapo.
Tornò sui banchi di scuola insieme al figlio, dall'asilo alle elementari, giorno per giorno, scoperta dopo scoperta, da bambina ad adolescente fino a diventare, anzi a tornare ad essere una donna, con le proprie aspirazioni.
Passando dal college all'università, venerdì 20 maggio, ha conseguito il diploma di laurea biennale in Musicologia.
Il figlio che ha seguito in paralello il nuovo percorso della madre, le ha regalato un tamburo il cui suono ha fatto scattare un qualcosa nella mente di Su, tanto da farle pronunicira due parole che non pensava più di poter dire "Mi ricordo". Per la prima volta dopo ventidue anni Su aveva ritrovato un ricordo "avevo un tamburo così da bambina e oggi ho sentito lo stesso suono".